Sunday, 14 July 2013

Discovering Ukraine and post-soviet countries

Questo weekend ho ricevuto la visita di Maryna, una ragazza ukraina anche lei volontaria presso una biblioteca. Vive e lavora a Varena, una cittadina a sud di Vilnius. E' sempre interessante conoscere persone che rappresentano culture piuttosto distanti dalla mia. 

Oltretutto Maryna, che ha 27 anni ed è ossessionata dalla piega dei suoi capelli tanto quanto dall'idea del matrimonio, è molto colta e rivendica con orgoglio la propria identità nazionale. 


Ho approfondito la storia travagliata di un Paese che nasce già nel XII e che ha a lungo sofferto sotto diverse dominazioni: la Confederazione polacco-lituana, la Moscovia e soprattutto l'impero Russo. Sotto il dominio dello Zar venne attuato un intenso lavoro di russificazione delle terre ucraine, un processo che comprendeva anche l'abolizione della lingua e delle scuole ucraine. Nel 1922 il Pese entrò ufficialmente a far parte dell'URSS come Repubblica socialista sovietica ucraina. La politica economica portata avanti da Stalin, basata sulla nazionalizzazione delle imprese agrarie e la collettivizzazione dei terreni fece sprofondare il paese in una profonda crisi economica, mentre la propaganda ha cercato di sostituire l'identità culturale della nazione con una cieca adesione ai valori del sistema sovietico.
L'avvento dell'indipendenza ha determinato un forte conflitto tra chi fatica a dimenticare l'influenza russa e chi, come Maryna, rifiuta nettamente tutto ciò che è legato agli ex-dominatori; singolarmente, questo rifiuto riguarda anche la lingua russa, che tuttavia le permette di superare le barriere linguistiche con la popolazione Lituana e comunicare con coloro che -purtroppo molti- non parlano inglese.

Vegetarian soup!
Abbiamo affrontato molti discorsi seri: la gravità del fenomeno della prostituzione, la fede religiosa e le nostre divergenze riguardo all'interpretazione letterale della Bibbia, le profonde differenze relative al ruolo della donna nei nostri due Paesi. Il principale obiettivo resta ancora sposarsi e avere figli, possibilmente entro i 25 anni. Probabilmente io vengo percepita come una zitella. E poiché lo stesso standard vale anche per la popolazione Lituana, per lo meno nelle vecchie generazioni, ho deciso di mentire spudoratamente sulla mia età.
Per cui, d'ora in avanti, io avrò 24 anni!

Purtroppo il brutto tempo non ci ha permesso di goderci un po' di vita balneare, però è stato piacevole ridere e parlare di stupidaggini come solo tra donne si può fare. Ho imparato quanto a volte mi manchi la possibilità di condividere la componente femminile e se vogliamo più frivola della mia anima.


Ho anche imparato che e` meglio non ospitare amici nello stesso weekend in cui vuoi andare a un festival metallaro. Sono semplicemente incompatibili.


Meeting with other volunteers
Wishing stone...of course, I won`t tell you which is my secret desire!
Me, Maryna and my mentor, Virginija




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