Ho trascorso il weekend a Kaunas, la seconda città più grande della Lituania, famosa per il suo alto tasso di criminalità e per essere la roccaforte della mafia lituana. Sorta tra i fiumi Nemunas e Neris, fu fiorente porto fluviale commerciale e assunse il ruolo di capitale del Paese nel periodo compreso tra le due Guerre Mondiali, quando Vilnius era sotto il dominio polacco.
Palazzo dei Matrimoni |
Dopo quattro ore di autobus e una sosta a casa dell'amico spagnolo, anche lui EVS, che ci ospita, ci rechiamo nella città vecchia dove assistiamo alla cerimonia di accensione dell'albero di natale cittadino. La calca ci spinge -volenti o nolenti- nella piazza del'ex-municipio, oggi usato come Palazzo dei Matrimoni.
Assistiamo ai fuochi d'artificio e a qualche incomprensibile gag comica, per poi rifugiarci a bere un thè caldo prima di buttarci nella movida di Kaunas, concentrata nei due bei viali Vilniaus gatve e Laisves aleja. La serata si conclude in un pub, bevendo birra scadente, ballando sui più grandi successi dance anni '90 e sfidando due prodi lituani a calcio balilla. Poveretti, il loro orgoglio maschile ne è uscito distrutto...
Pizza lituana, facce perplesse... |
La domenica mattina, fredda e piovosa, sembra perfetta per una visita al museo...del Diavolo. Il famoso paesaggista Antanas Zmuidzinavicius (1876-1966) collezionò oltre 2000 statue, maschere e immagini di demoni, oggi visibili in una bella mostra che comprende anche una visita allo studio dell'artista. Sicuramente i reperti esposti attirano l'attenzione, e alcuni pannelli ricostruiscono con obbiettività l'origine e l'evoluzione storica di leggende e tradizioni legate alla figura satanica. Mi stupisce in particolare che nell'antica cultura Baltica non esisteva un concetto assimilabile a quello di Demonio, introdotto solo nel tardo Trecento con la cristianizzazione del Paese (1387). Si creò allora una sorta di mitologica Trinità, con Dio, creatore dell'universo, Perkūnas, dio del tuono e dell'ordine cosmico, e il Diavolo, dio della terra, del sottosuolo e del mondo dei morti, responsabile del ciclo della vita e della fertilità. Era quindi patrono dei contadini e degli artigiani (capito, papà?).
Ci rimane il tempo di una visita alla contemporanea Chiesa della Resurrezione, le cui mura a colonne bianche
Chiesa di S.Michele Arcangelo |
dominano sulla città, e alla bella Chiesa di San Michele Arcangelo, prima che cali di nuovo il buio e l'oscurità. E' quindi il momento per un aperitivo al bar, dove fare la conoscenza di nuovi amici da tutta Europa, e salutare quelli che tra poco se ne andranno...
Il mio arrivo a Kaunas è stato infatti programmato per poter salutare Maryna, la prima EVS del mio gruppo ad aver finito il progetto. Le sue valige sono pronte e non vede l'ora di riabbracciare la sua famiglia. Grazie per aver contribuito a rendere speciale questa esperienza lituana!
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