Sunday, 27 October 2013

Live sound party 2013


Ok, non è bello gioire delle disgrazie altrui, ma grazie all'influenza che ha decimato gli Išrinktasai c'era un posticino anche per me in auto. Stavolta ci siamo diretti a Visagina, città famosa per due cose: lo spaccio di droga e la centrale nucleare, costruita dai Sovietici e in fase di smantellamento. Non so quale dei due fattori sia predominante nell'economia locale, fatto sta che le casse cittadine sono relativamente floride e investono molto in attività culturali e associazioni giovanili. 




Lo Youth Center ha sede in un ex-edificio scolastico, riadattato allo scopo e decorato con creatività dagli utenti. Nelle aulesi tengono ora i diversi laboratori, e l'offerta è assai varia: scultura, pittura e disegno, fino all'aerobica e alla danza del ventre! I dirigenti ne sono giustamente orgogliosi e ci hanno offerto una visita che ha fatto schiattare di invidia i rappresentanti del nostro youth center. Davanti a una tazza di the ci hanno presentato altri membri dello staf, tra cui un giovane di nazionalità russa che sorprendentemente parla italiano. Mi ha spiegato che ha trascorso due anni tra Modena e Bologna. "A fare cosa?", chiedo. "Vita da PUNK!". 


                             


Lasciamo lo youth center per il Centro Culturale, dove si tiene il festival "Live sound party 2013". Durante la serata si alternano esibizioni canore, break-dance e una -per me nuovissima- performance di Tribal Fusion Belly Dance. 


     

 




break-dance

 
Durante il piccolo rinfresco offerto agli artisti, a cui ovviamente sono stata invitata, mi si avvicinano due break-dancer. Il più grande mi spiega che sono la prima persona straniera che il fratellino incontra, ed era quindi curioso di presentarsi. Che vi devo dire, è il prezzo da pagare per essere una star: i fans non ti danno un attimo di tregua! ;)  Il tempo di bere un brandy scalda-budella e si torna a casa...

PS: domenica ho avuto la mia prima esperienza con la pizza lituana. Ora capisco perchè ti portano ketchup e maionese...


Da Zarasai con furore...


Saturday, 19 October 2013

NAKTIS JAUNIMO CENTRE NR. 2


Venerdì lo youth center ha organizzato un evento insolito per i suoi iscritti, una "Notte allo youth centre". Io ero tra gli ospiti d'onore, con il ruolo per me insolito di rappresentare orgogliosamente il mio Paese natale.
La serata era infatti dedicata all'incontro con culture diverse e vi hanno partecipato ospiti interazionali: Anil dalla Turchia, Antonio dal Portogallo, la piccola ma esplosiva Cinzia, e Raminta, modella di Zarasai che ha lavorato parecchi mesi in Cina. Ognuno ha condiviso a proprio modo le peculiarità delle proprie origini, attraverso presentazioni, fotografie, racconti divertenti o eseguendo balli e canzoni tradizionali.
Per rompere il ghiaccio, l'immagine dell'Italia è stata dapprima affidata al datato ma sempre divertente video di Bozzetto "Europa & Italia". E' stato quindi il mio turno per presentare qualche pillola di storia, politica e arte italiana, per poi concentrarmi sulla provincia di Novara. Ho mostrato una cartina, bellissime foto degne dell'ufficio turistico e raccontato qualche curiosità. Cinzia ha quindi introdotto la sua amata Toscana attraverso un video, prima di buttarsi nell'interpretazione di "Se telefonando" di Mina. Penso che i ragazzi abbiano apprezzato l'impegno, o per lo meno nessuno si è addormentato durante il mio bla bla ba. 
Il momento più alto è stato lo sketch, scritto e interpretato da noi medesime, per insegnare il significato dei gesti non verbali  che arricchiscono la nostra comunicazione orale.


 


Short extract from Cinzia's performance.
Video edited as requested!

Purtroppo non ho potuto assistere alle presentazioni degli altri ospiti perché io e Cinzia eravamo chiuse in cucina a fare la pizza. Abbiamo lavorato alacremente per sfornare ben sei teglie tutte diverse, compresa quella con una spiazzante zucchina arancione. Penso che l'arrivo della pizza sia stato il momento più acclamato!


Dopo l'immancabile approfondimento sull'EVS (sia Anil che Antonio sono volontari in Lettonia, nella vicina Daugavpils), abbiamo trascorso il resto della notte tra varie attività. Ho visto l'interessante documentario "Baraka", che racconta con l'accostamento di immagini prive di commento audio la storia del genere umano e delle sue culture millenarie, riuscendo a esprimere con intensità il senso di apatia e completo estraniamento che pervade la vita quotidiana nelle grandi metropoli.



 
                                                             Corsa con i sacchi... a pelo!





Per restare svegli tutta la notte ce l'abbiamo messa tutta, rispolverando anche i giochi d'infanzia come twister e mosca cieca. Ho pure vinto una partita a "Ninja", che ha dimostrato come tutti quegli anni spesi a giocare a Dragon Ball non sono andati sprecati!
Alla fine l'alba è spuntata anche su Zarasai, dando inizio a una bella giornata di sole che era un peccato perdersi. Dopo qualche ora di sonno mi son fatta una bella passeggiata nelle campagne colorate d'autunno.


Grazie Cinzia, per le tue idee geniali che hanno evitato di cadere nella NOIA cosmica del Power Point, per la lezione di improvvisazione teatrale, per avermi insegnato a fare la pizza e pure per il tuo accento toscano.

Grazie Davide, ma & pa, Alice, Elisa e chissà chi altri, per le foto del novarese...dopotutto non è tanto male! Non mi sento in colpa per avervi chiesto aiuto perché so che le foto vi son servite da scusa per organizzare gite,  fare sport estremi e sicuramente qualche bella bevuta! ;)

Wednesday, 16 October 2013

Riga

Dopo aver passato il mese di Settembre volando avanti e indietro dall`Italia, facendo anche una puntatina a Praga, ho finalmente fatto ritorno in pianta stabile in Lituania. Bè, non proprio, dato che appena cinque giorni  dopo ho nuovamente varcato la frontiera. Questa volta la meta era Riga, capitale della Lettonia, dove avrei trascorso un weekend con mio fratello ed Elisa, viaggiatrice professionista.

Il soggiorno inizia con un aperitivo (analcolico) di benvenuto offertoci in ostello, che ci ha ristorati dopo sei piani di scale senza ascensore. Ci siamo quindi buttati nell'esplorazione del centro storico di Riga, patrimonio dell'UNESCO. Seguendo i saggi consigli degli amici lituani, siamo saliti sul campanile della Chiesa di S. Pietro, che offre una splendida vista sulla città: purtroppo non abbiamo considerato la spessa coltre di nebbia scesa durante il pomeriggio, che ci ha offerto un panorama simile alla Pianura Padana in inverno. Usciti dalla chiesa ci siamo affrettati verso il Duomo, che però era già chiuso da qualche minuti. Abbiamo rimandato la visita al giorno successivo, animata da un'appassionante caccia al topo... in ferro battuto!

S. Pietro

Va bene che a Riga sembra sia nato il  primo albero di Natale...
ma siamo solo a ottobre!

I tre fratelli
Parlamento




Sabato è stato dedicato al quartiere Art Nouveau, scoprendo che Riga vanta il primato europeo come  umero di edifici con questo stile architettonico. Occhi in alto, dunque, ad ammirare intricati decori, animali mitologici e strani personaggi che popolano i palazzi di inizio Novecento. La passeggiata ci ha riportato in centro, passando per il Monumento alla Libertà (simbolo della Lettonia, a cui era vietato avvicinarsi durante il dominio Sovietico), l'Opera Nazionale e il suo rilassante parco sul lungo fiume, e infine scatenandoci in un attacco di shopping compulsivo di prodotti Laima, marca nazionale di cioccolato!



 


Chiesa della Natività



Monumento alla Libertà


Opera Nazionale
La domenica mattina, dopo aver chiuso i bagagli e considerato quanti vestiti avevamo inutilmente portato, ci siamo tuffati nell'enorme mercato che è solo parzialmente ospitato all'interno di ben cinque hangar per dirigibili. Brulicanti di vita, colori e profumi, le bancarelle ci hanno stuzzicato con innumerevoli specialità dolci e salate. Difficile dire se era più buono il panzerotto ai crauti, il pancake di patate o la torta al cioccolato.




A proposito di cibo, non posso non menzionare le birre lettoni, orgoglio nazionale e sicuramente economiche, ma non al pari di quelle lituane (gusto personale!). Più interessante è il  Melnais balzams, il Balsamo Nero, un liquore alle erbe che Goethe definì "elisir di lunga vita". Ne esistono tre versioni: puro (simile al braulio), aggiunto al succo di cranberries (la mia preferita) e infine la crema (che sa di Baileys). Inutile dire che le abbiamo testate tutte. A fini giornalistici.



 PS: quando un lituano vi chiede se preferite Riga o Vilnius, state attenti: è una domanda-trabocchetto!