Venerdì e sabato sull'isola si è svolto il festival internazionale di "Galapagai", che ha dato inizio a una serie di eventi in programma per l'estate a Zarasai.
Questo "festival di musica e intrattenimento" è giunto ormai alla sua 11a edizione e accresce ogni anno la sua popolarità, tanto da vantare ormai il primato come più grande rock festival della Lituania. Le prime edizioni del "Roko naktys" (Notte del Rock, questo il nome originale) si svolgevano nei pressi del lago Plateliai, ma già dopo 6 anni si è reso necessario trovare una location più adatta ad ospitare un pubblico sempre più numeroso e la scelta è ricaduta sull'isola del lago Zarasas. Con gli anni l'offerta musicale è stata ampliata in favore di generi musicali diversi, spaziando dal pop al metal, dalla disco-music alla techno e persino all'Hip hop. Oltretutto ho assistito ha ottime performance non solo di gruppi lituani, ma anche inglesi, cechi, lettoni e pure un gruppo toscano (gli ARCADIA)!
Anche il panorama degli eventi collaterali si è fatto sempre più variegato, permettendo al pubblico di: saltare su un materasso da un'altezza di 10 metri, stampare il proprio nome su una lattina di Coca-Cola, diventare una catapulta umana, giocare a "scacchi-birrai" e persino farsi un nuovo taglio di capelli.
Insomma, avrete capito che a Galapagai si respira un'atmosfera carica di entusiasmo, energia e fratellanza universale che sempre accomuna gli animi rockettari (ingenua generalizzazione?).
Ma vediamo come il Lituano tipo affronta il festival cercando di soddisfare i suoi bisogni primari, ovvero: bere il più possibile e risparmiare il più possibile. L'ingegno baltico si riconosce fin dal momento dell'acquisto del biglietto. Gli abitanti di Zarasai hanno già diritto a un prezzo di favore, ma un ingresso gratis è certamente meglio di uno scontato. Ecco allora che associazioni turistiche, giovanili, culturali e sportive si fanno avanti per ottenere il pass gratuito per i propri esponenti, e per quanti più amici possibile. Chi non riesce nell'impresa, può sempre aspettare il giorno d'inizio del festival, quando all'ingresso il biglietto viene convertito in un braccialetto (quest'anno di un bel fuxia carico) che consente il libero accesso alle aree delimitate. I detentori di braccialetto vengono quindi braccati come fagiani e, in cambio di generose quantità di alcool, si procede al taglio delle due estremità di stoffa che, cucite insieme ad altre, permettono di ottenere un bracciale artigianale.
Il secondo grosso problema è che l'introduzione di alcolici sull'isola è limitata a 2 litri di birra e 1 di vino per persona, quantità decisamente irrisoria per il Lituano medio, che non può certo permettersi di comprare da bere agli stand autorizzati. Vari sono gli espedienti adottati per aggirare il problema: nascondere borsate di bottiglie nel bosco nei giorni precedenti al festival (nasconderle bene per evitare che altri te le freghino, ma non troppo da non riuscire a trovarle tu stesso), camuffare le lattine nel baule delle auto, sotto i vestiti, negli zaini dei bambini...Ma il metodo più originale, a cui ho personalmente contribuito, è stato noleggiare una barca per traghettare i rifornimenti!
Dopo tanta fatica, non posso biasimarli se molti ragazzi della compagnia hanno passato più tempo a bere presso la tenda che a pogare sotto al palco.
Anche il panorama degli eventi collaterali si è fatto sempre più variegato, permettendo al pubblico di: saltare su un materasso da un'altezza di 10 metri, stampare il proprio nome su una lattina di Coca-Cola, diventare una catapulta umana, giocare a "scacchi-birrai" e persino farsi un nuovo taglio di capelli.
Insomma, avrete capito che a Galapagai si respira un'atmosfera carica di entusiasmo, energia e fratellanza universale che sempre accomuna gli animi rockettari (ingenua generalizzazione?).
Ma vediamo come il Lituano tipo affronta il festival cercando di soddisfare i suoi bisogni primari, ovvero: bere il più possibile e risparmiare il più possibile. L'ingegno baltico si riconosce fin dal momento dell'acquisto del biglietto. Gli abitanti di Zarasai hanno già diritto a un prezzo di favore, ma un ingresso gratis è certamente meglio di uno scontato. Ecco allora che associazioni turistiche, giovanili, culturali e sportive si fanno avanti per ottenere il pass gratuito per i propri esponenti, e per quanti più amici possibile. Chi non riesce nell'impresa, può sempre aspettare il giorno d'inizio del festival, quando all'ingresso il biglietto viene convertito in un braccialetto (quest'anno di un bel fuxia carico) che consente il libero accesso alle aree delimitate. I detentori di braccialetto vengono quindi braccati come fagiani e, in cambio di generose quantità di alcool, si procede al taglio delle due estremità di stoffa che, cucite insieme ad altre, permettono di ottenere un bracciale artigianale.
Il mio bracciale amputato! |
Dopo tanta fatica, non posso biasimarli se molti ragazzi della compagnia hanno passato più tempo a bere presso la tenda che a pogare sotto al palco.
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