Questa settimana ho avuto occasione di visitare il piccolo Zarasų krašto muziejus, il Museo del Distretto di Zarasai. Grazie alla guida di Simona, traduttrice di inglese e tedesco, ho approfondito la storia di Zarasai e i modi di vivere e le tradizioni della zona.
Originariamente, l`area era abitata dai Sëliai (Seloniani), un`antica tribu` baltica molto laboriosa e orgogliosa della propria terra. Gran parte degli storici fa coincidere la nascita della citta`, all`epoca chiamata Iezorosa, con l'edificazione della prima chiesa, all'incirca nel 1506.
Alla fine del XVI sec. era sede di una Diocesi, ma la crescita della citta` non fu lineare. Prima la guerra tra il 1654 e il 1667 causo` numerose perdite, e subito dopo la popolazione conobbe l'orrore della peste.
Finalmente, nel XVIII sec. inizio` un periodo di florido sviluppo, stimolato dalla costruzione della strada che collegava S. Pietroburgo a Varsavia, voluta dallo zar Nicola I nel 1830. Iezorosa costituiva allora un'importante tappa di ristoro per chi intraprendeva il lungo viaggio, allora compiuto a cavallo, mentre le bellezze naturali e il clima mite della regione attiravano i facoltosi russi in villeggiatura. La cittadina era allora nota per i suoi mercati, fiere e negoz. Lo zar, innamorato di questa terra, ne muto` il nome in Novoalexandros, in onore del figlio Alessandro. Durante la dominazione russa, la citta` assunse la caratteristica pianta a semi-arco, ad imitazione di Mosca e S.Pietroburgo.
Stazioni lungo la strada S. Pietroburgo - Varsavia |
Partigiani |
Nel 1904, la città riconquistò l`indipendenza e con essa il nome originario. Il benessere economico, però, terminò con la I Guerra Mondiale e l`occupazione tedesca. La fine della II Guerra Mondiale segnò l`inizio di una nuova e ben più violenta dominazione da parte dell`impero sovietico. Innumerevoli furono le deportazioni in Siberia, che colpivano principalmente la classe colta ritenuta pericolosa per la fomentazione di ribellioni. Tuttavia, lo spirito di indipendenza e di fierezza nazionale non venne mai soffocato del tutto. Innumerevoli furono i partigiani che si sacrificarono nel corso di quaranta anni di lotta clandestina, finchè nel 1989 la Lituania dichiaro` la propria indipendenza.
Deportati |
Oggi la situazione economica non può dirsi florida, al pari col resto della nazione. Tuttavia Zarasai resta una tappa interessante per le sue bellezze naturali, e il discreto turismo dei mesi estivi sostiene le attività locali e anima la vita dei suoi abitanti. Festival musicali, eventi culturali e competizioni sportive si succedono di settimana in settimana, prima che scenda il gelido inverno e con esso una sorta di malinconica depressione.
Artigianato locale |
Stampa clandestina del periodo zarista |
Fasi di lavorazione del lino |
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