Sunday, 4 August 2013

History of Zarasai

Sulla sinistra, Simona
 accanto alla direttrice del museo

Questa settimana ho avuto occasione di visitare il piccolo Zarasų krašto muziejus, il Museo del Distretto di Zarasai. Grazie alla guida di Simona, traduttrice di inglese e tedesco, ho approfondito la storia di Zarasai e i modi di vivere e le tradizioni della zona.

Originariamente, l`area era abitata dai Sëliai (Seloniani), un`antica tribu` baltica molto laboriosa e orgogliosa della propria terra. Gran parte degli storici fa coincidere la nascita della citta`, all`epoca chiamata Iezorosa,  con l'edificazione della prima chiesa, all'incirca nel 1506.

 



Alla fine del XVI sec. era sede di una Diocesi, ma la crescita della citta` non fu lineare. Prima la guerra tra il 1654 e il 1667 causo` numerose perdite, e subito dopo la popolazione conobbe l'orrore della peste.




Finalmente, nel XVIII sec. inizio` un periodo di florido sviluppo, stimolato dalla costruzione della strada che collegava S. Pietroburgo a Varsavia, voluta dallo zar  Nicola I nel 1830. Iezorosa costituiva allora un'importante tappa di ristoro per chi intraprendeva il lungo viaggio, allora compiuto a cavallo, mentre le bellezze naturali e il clima mite della regione attiravano i facoltosi russi in villeggiatura. La cittadina era allora nota per i suoi mercati, fiere e negoz. Lo zar, innamorato di questa terra, ne muto` il nome in Novoalexandros, in onore del figlio Alessandro. Durante la dominazione russa, la citta` assunse la caratteristica pianta a semi-arco, ad imitazione di Mosca e S.Pietroburgo.



Stazioni lungo la strada  S. Pietroburgo - Varsavia

Partigiani
Nel 1904, la città riconquistò l`indipendenza e con essa il nome originario. Il benessere economico, però, terminò con la I Guerra Mondiale e l`occupazione tedesca. La fine della II Guerra Mondiale segnò l`inizio di una nuova e ben più violenta dominazione da parte dell`impero sovietico. Innumerevoli furono le deportazioni in Siberia, che colpivano principalmente la classe colta ritenuta pericolosa per la fomentazione di ribellioni. Tuttavia, lo spirito di indipendenza e di fierezza nazionale non venne mai soffocato del tutto. Innumerevoli furono i partigiani che si sacrificarono nel corso di quaranta anni di lotta clandestina, finchè nel 1989 la Lituania dichiaro` la propria indipendenza.


Deportati
Oggi la situazione economica non può dirsi florida, al pari col resto della nazione. Tuttavia Zarasai resta una tappa interessante per le sue bellezze naturali, e il discreto turismo dei mesi estivi sostiene le attività locali e anima la vita dei suoi abitanti. Festival musicali, eventi culturali e competizioni sportive si succedono di settimana in settimana, prima che scenda il gelido inverno e con esso una sorta di malinconica depressione. 

Artigianato locale
Stampa clandestina del periodo zarista

 



Fasi di lavorazione del lino
 

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